Agricoltori in piazza a Varese: consegnate al Prefetto proposte e richieste di Coldiretti

Bandiere gialle e centinaia di agricoltori arrivati da ogni angolo del Varesotto per raggiungere il centro della città capoluogo, dove si è da poco conclusa la mobilitazione nei pressi della prefettura in piazza Libertà:  “Abbiamo appena consegnato al Prefetto due documenti, da una parte la denuncia e la richiesta urgente di fermare le speculazioni a danno delle imprese agricole della nostra provincia e dall’altra le proposte e le richieste rivolte al presidente del consiglio Mario Draghi per dare respiro al mondo agricolo e restituire traiettorie di speranza e di futuro sbloccando ulteriori fondi per investire in fonti energetiche alternative e sostenibili. Un incontro nella massima cordialità”.

Così Fernando Fiori, presidente di Coldiretti Varese, al termine dell’incontro con il prefetto Dario Caputo, che ha raccolto le istanze di Coldiretti confermando la volontà di trasmetterle a livello centrale per trovare al più presto soluzioni reali e concrete. Nel corso dell’incontro, il presidente Fiori e una delegazione di imprenditori hanno rimarcato la strategicità delle eccellenze agroalimentari che la nostra provincia produce e che vuole e deve continuare a produrre.

Nel corso dell’incontro sono stati evidenziati anche i gravi problemi che investono il comparto florovivaistico, con il caro materie e il caro energia che rischiano di pregiudicarne la ripresa dopo i due difficili anni di pandemia Covid.

In Prefettura sono state portate due bottiglie di latte e alcuni mazzi di fiori: un gesto simbolico a testimoniare la grande volontà di salvaguardare un sistema produttivo fatto di persone e tradizioni invidiate e copiate in tutto il mondo, che in provincia di Varese conta su una straordinaria biodiversità e vede l’agricoltura investita di un importante ruolo identitario, culturale e sociale, che si traduce anche nel presidio del territorio, dei suoi prodotti, ma anche dei territori minacciati anche dall’invasione della fauna selvatica che nel comprensorio prealpino sta creando danni a raffica nei campi e nei prati a pascolo.

A rimarcare il ruolo sociale dell’iniziativa, anche il dono simbolico di una bottiglia di latte all’associazione San Vincenzo, mentre un carico di prodotti lattiero caseari raggiungerà nei prossimi giorni la loro struttura.

Sostegno e vicinanza alle aziende anche dal mondo politico locale, con la presenza e gli interventi di Emanuele Monti, consigliere regionale e presidente commissione Sanità e Sociale, Mirko Reto, sindaco di Casciago, Ivana Perusin, vicesindaco di Varese e assessore alle Attività Produttive, Marino Facchin, assessore del comune di Vergiate e Giovanni Rocca, assessore del comune di Azzate. Presenti in forze anche i giovani di Coldiretti con una nutrita delegazione guidata dal delegato Enrico Montonati.

La difficile situazione congiunturale determinata dal significativo aumento del costo dell’energia e dal parallelo aumento dei mangimi e dei concimi – si legge nella missiva di Coldiretti – sta facendo venir meno la ripartenza delle imprese italiane. A preoccupare soprattutto l’oscurità sul futuro, con oltre 1 impresa su 5 (21%) che si dichiara incerta circa la situazione economica della propria impresa nei prossimi 12 mesi. Coldiretti e i suoi associati hanno sempre saputo che la stabilità costituisce il più prezioso dei terreni, per garantire sviluppo e benessere.

“È dunque urgente – rilancia il presidente Fiori – che almeno una parte delle risorse del Pnrr già stanziate per l’agricoltura, come gli 1,2 miliardi per i contratti di filiera e 1,5 miliardi per il fotovoltaico senza consumo di suolo, vengano messe quanto prima a disposizione delle imprese con semplici decreti ministeriali. Inoltre, sul fronte del credito, sarebbe fondamentale incentivare operazioni di ristrutturazione e rinegoziazione del debito delle imprese agricole attraverso la garanzia del 100% pubblica e gratuita di Ismea”.

L’urgenza è dunque sbloccare in tempi brevissimi un flusso di risorse capace di accelerare il piano di transizione ecologica e alleviare il peso del debito, senza uccidere la capacità di investimento delle aziende. “E’ importante cogliere le opportunità che vengono dall’economia circolare dotando il Paese di una riserva energetica sostenibile attraverso un fotovoltaico intelligente che non consuma suolo fertile e una rete per il biometano. Fondamentale anche sbloccare la proroga degli incentivi al biogas e il finanziamento degli impianti che hanno presentato domanda al Gestore dei Servizi Energetici (Gse) e, altrettanto urgente, dire sì al digestato come fertilizzante per evitare di fare un favore alle multinazionali straniere”.

“Alle istituzioni oggi chiediamo di sostenere il nostro impegno volto a ottenere la giusta distribuzione del reddito nelle filiere – conclude il presidente Fiori -, il contenimento dei costi di materie prime ed energia e ulteriori incentivi alle aziende che investono nelle energie rinnovabili e nella sostenibilità. Solo lavorando in sinergia potremo salvare migliaia di aziende, tutelare i posti di lavoro e garantire una reale ripartenza del settore. Coldiretti continuerà sempre a battersi per dare risposte concrete alle imprese”.

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